Turismo: tutto quello che c’è da sapere su Cir e Cin per evitare sanzioni

Situazione tutta nuova per questo 2025 relativamente alla regolamentazione che riguarda gli affitti brevi. Ne abbiamo parlato con Fabio Alba, presidente dell’Associazione Strutture Extralberghiere (ASE) Sicilia.

“Purtroppo la situazione non è semplice, ha dichiarato Fabio Alba. Stando ai dati che abbiamo rilevato sul nuovo sito dell’Osservatorio Turistico Regionale della Sicilia, la situazione delle strutture ricettive e degli affitti brevi di Lampedusa ma non solo, non è per niente confortante.

Secondo l’analisi che abbiamo predisposto per tutta la Sicilia abbiamo trovato dati che sono allarmanti e, infatti, a Lampedusa ad esempio risultano registrati solamente 444 affitti brevi di cui 84 senza CIN (18,90%); 33 case e appartamenti per ferie di cui 7 senza CIN (21,20%); 29 affittacamere di cui 3 senza CIN (10,30%); 22 hotel di cui 11 senza CIN (50%); 17 B&B di cui 1 senza CIN (5,80%); 10 residenze turistico alberghiere di cui 4 senza CIN (40%) e un solo campeggio.


Senza CIN, – ha continuato il presidente Alba – si rischiano sanzioni pesanti poiché, chi affitta senza avere ottenuto il CIN, rischia sanzioni che vanno da 800 a 8.000 euro; ma anche la mancata esposizione del cin all’esterno della struttura (che deve essere ben visibile) o negli annunci pubblicitari e sui social network, può portare a multe che vanno da 500 a 5.000 euro.

Secondo la normativa, gli enti preposti ai controlli e a incassare le multe relative, sono i comuni. Cerco di chiarire a questo punto, cos’è e a cosa serve l’ osservatorio Turistico della Regione Sicilia. In pratica, l’osservatorio altro non è che uno strumento strategico creato per monitorare, analizzare e pianificare lo sviluppo del settore turistico nell’isola.

La sua funzione principale è raccogliere dati e analisi utili a orientare le politiche regionali, supportare gli operatori del settore e migliorare la competitività del turismo siciliano. Inoltre, l’osservatorio sostiene la definizione di strategie per uno sviluppo sostenibile, contribuendo a promuovere le destinazioni meno conosciute e a destagionalizzare i flussi turistici.

Collabora con enti pubblici e privati per valorizzare il patrimonio culturale, naturale e gastronomico della Sicilia, fornendo informazioni utili agli operatori per migliorare l’offerta turistica. Monitora l’efficacia delle politiche turistiche e misura il grado di soddisfazione dei visitatori, prestando attenzione anche all’impatto ambientale.

L’Osservatorio, inoltre ancora, promuove pratiche innovative e sostenibili, sfruttando le tecnologie avanzate per ottimizzare la gestione del turismo. In sintesi, è come un centro di riferimento fondamentale per il monitoraggio, la pianificazione e il miglioramento del settore turistico regionale. Il nuovo portale dell’Osservatorio, consente finalmente anche la registrazione di affitti brevi in forma imprenditoriale per le società di gestione, oltre che a nuove forme di ospitalità come i boat and breakfast, il marina resort, ecc.

L’ASE Sicilia, che presiedo, rappresenta 70 associati e 370 posti letto e fornisce un supporto gratuito, per ottenere le registrazioni obbligatorie come il CIR, il CIN e l’accesso al portale Alloggiati Web”.
Tramite l’Osservatorio quindi è anche molto semplice capire che da quest’anno le regole iniziano a cambiare sul serio con l’introduzione del cin e cir che devo essere ben visibili sia all’esterno delle case che negli annunci sul web (social o siti) e poi bisognerà seguire tutte le regole in vigore esattamente come per gli alberghi e quindi: comunicare in questura tutti i nominativi delle persone che affittano una casa; comunicazione dei nominativi anche all’ Osservatorio turistico della regione Siciliana e questo a fini statistici (Istat).

Qualora il cin e il cir non risulteranno visibili su tutte le piattaforme web (tipo booking o altri), l’annuncio sarà automaticamente oscurato. Stipula di un contratto di affitto breve, senza obbligo di registrazione. Ma oltre a questi obblighi ce ne sono altri, che riguardano la sicurezza degli ospiti delle case e quindi ogni abitazione deve avere al suo interno, un estintore e due rilevatori, uno per il monossido di carbonio e uno per il gas.

Le abitazioni, inoltre, devono avere le caratteristiche necessarie che sono previste per l’ ottenimento della abitabilità, quindi tutti gli impianti a norma e certificati. Allaccio alla rete idrica laddove è prevista ed esistente il passaggio e alla rete fognaria o pozza imof. Tutte le piattaforme tipo Airbnb, booking o altre, sono già collegate direttamente all’Agenzia delle Entrate comunicando a quest’ultima ogni tre mesi, tutte le transazioni relative agli affitti passati e contabilizzati tramite i loro portali.

Quello che però bisogna assolutamente comprendere è che tutti i dati relativi a persone e immobili (con il cin risultano sia i proprietari dell’immobile che la particella catastale dell’abitazione) sono riscontrabili e con dei controlli a incrocio, le Questure, l’Agenzia delle Entrate, l’Osservatorio regionale e il Comune, monitorano costantemente i dati.

In buona sostanza, con tutte queste novità, il 2025 potrebbe essere l’inizio di una mega regolarizzazione delle case che vengono affittate ai turisti e questo vale per Lampedusa ma non solo perché sarà vero che i dati relativi a Lampedusa e Linosa non sono confortanti ma anche nel resto della Sicilia, stando a quanto dichiarato dal presidente Fabio Alba, non sono poi così tanto diversi. L’importante è iniziare al più presto un percorso di informazione e di progettualità, per mettere in regola la propria attività ricettiva.