“L’ultima isola” continuano le proiezioni internazionali per il film di Davide Lomma

Si torna a parlare del naufragio del 3 Ottobre 2013, questa volta in un film già premiato negli Stati Uniti e in Germania. Nei prossimi giorni le proiezioni francesi.

Vito Fiorino e gli otto amici della “Gamar” che quella mattina salvarono 47 migranti, nel naufragio avvenuto a un miglio da Lampedusa, raccontano ancora una volta, quello che hanno vissuto in quei momenti.

Instancabile il testimone ed “eroe per caso” Vito, che già e settembre scorso aveva rilasciato una lunga intervista a lampedusaindueminuti.it nell’inchiesta “Verità mancanti”. Ora la sua testimonianza in un film diretto da Davide Lomma che, nei prossimi giorni sarà proiettato al Fipadoc di Biarritz (Francia).
Il regista Davide Lomma: «Nessuna pornografia del dolore, ma un messaggio di speranza
e rinascita collettiva».


“L’ultima isola” del giovane regista Davide Lomma, è stato selezionato al Fipadoc – International
Documentary Film Festival di Biarritz, in Francia. Il film verità sul terribile naufragio vicino alle
coste di Lampedusa del 3 ottobre 2013, sarà in concorso nella categoria European Stories.
Direttamente dalla voce dei protagonisti del tragico evento, documenta l’incredibile storia degli
8 amici di Lampedusa, divenuti “eroi per caso” durante la sciagura, considerata una delle più
gravi del Mediterraneo dalla seconda guerra mondiale ad oggi.


Nella notte senza luna del 3 ottobre 2013, Vito con i suoi 7 compagni di gite marinare, escono
per una battuta di pesca a bordo della Gamar, la barca in legno di 9 metri rimessa in sesto da
Vito. Quasi all’alba, sentono degli strani suoni. Sono i gabbiani? No.


Fanno 200 metri più in là e il paradiso della Tabaccara, incantevole baia famosa nel mondo,
lascia il posto a uno scenario infernale. Un mare coperto di teste: sono migranti africani. Ne
riescono a salvare 47, tirandoli su a mani nude. Per altri 368 uomini e donne non c’è nulla da
fare. Una vicenda di grande attualità, che tocca corde profonde. Durante l’anteprima mondiale,
il pubblico ha premiato “L’ultima isola” con l’Audience Award all’ultimo Biografilm Festival di
Bologna, altra importante kermesse internazionale.


«“L’ultima isola” non è solo la narrazione di una tragedia senza alcuna spettacolarizzazione della
sofferenza – sottolinea il regista, pesarese, Davide Lomma -. Ma un racconto sulla forza
dell’amicizia e la capacità di trasformare una tragedia in un momento di rinascita collettiva. In
un contesto geopolitico segnato da divisioni e indifferenza verso i migranti, il film vuole
esprimere uno slancio vitale di rinascita, coraggio, speranza e – diciamolo pure – di amore tra
esseri umani. Un tratto insopprimibile che riemerge proprio nell’estrema sofferenza».


«Un importante reportage che sfida le regole, riuscendo ugualmente a non spegnere mai
l’attenzione. Non è solo un film sul tema delle migrazioni, ma è anche una lezione di cinema».
Così lo ha definito un critico del calibro di Giancarlo Zappoli. Oltre al Biografilm 2024, “L’ultima
isola” è stato molto apprezzato in altri 13 eventi e concorsi internazionali, in Italia e all’estero,
Usa compresi (Immigration Film Fest di Washington).


In particolare, a dicembre ha ricevuto il Best Doc DAMS Giury, premio conferito dagli studenti del
Dipartimento di Arti, Musica e Spettacolo dell’Università Roma Tre, nel corso del RIDF, il Rome
Independent Documentary Festival.


Adesso, con due proiezioni al Fipadoc di Biarritz, verrà celebrata la memoria di quella sciagura,
in uno dei più attesi e prestigiosi appuntamenti del cinema internazionale indipendente. Frutto
di 7 anni di lavoro e poco dopo il decimo anniversario del naufragio, “L’ultima isola” sarà
proiettato il 27 e il 31 gennaio.
Prodotto da Lomma Factory, il film è stato riconosciuto con la qualifica di film d’essai dal
Ministero della Cultura e gode del patrocinio di Amnesty International.