Ispezioni cadaveriche nella sede dell’Area Marina Protetta di Lampedusa, in barba a tutte le più elementari misure igienico-sanitarie.
Il capogruppo dell’opposizione al Consiglio comunale di Lampedusa e Linosa, Totò Martello, ha annunciato sul suo profilo Facebook che presenterà un’interrogazione urgente per chiedere chiarimenti su quanto è accaduto sabato pomeriggio scorso, proprio durante le prime ore di apertura delle urne per il rinnovo dei politici europei, quando dopo l’ennesimo naufragio in acque libiche, il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, ha deciso di far sbarcare 11 salme di migranti, in avanzato stato di decomposizione, sul molo Favaloro e poi accolte nella sede di un edificio di solito aperto al pubblico in cui sono state eseguite le ispezioni cadaveriche.
“Un edificio che frequentemente viene usato, non solo per le attività dell’Area Marina Protetta, ma anche per incontri, momenti formativi e convegni aperti al pubblico. Sabato 8 giugno, lo stesso edificio è stato usato come se fosse adibito, prima a obitorio con le ispezioni cadaveriche e poi come “camera mortuaria” scrive Totò Martello nel suo lungo post sui social.
Chiede chiarimenti su quanto avvenuto, l’ex sindaco Martello, per conoscere le eventuali responsabilità dei vertici dell’Asp, delle associazioni sanitarie preposte, e delle autorità competenti (come il Prefetto di Agrigento ndr). “Ma chiedo innanzitutto al sindaco Filippo Mannino se sia stato davvero lui ad autorizzare l’utilizzo dei locali dell’Amp Isole Pelagie, e con quale motivazioni”.
Sono in tanti i cittadini che si pongono la stessa domanda di Totò Martello, non resta che aspettare che da tutte le autorità coinvolte arrivino delle risposte chiare e delle motivazioni valide, per giustificare qualcosa di veramente grave. Ma soprattutto ci si chiede, se siano state prese tutte le misure igienico sanitarie, dopo che le salme sono state trasferite a Porto Empedocle, e se sia stato necessario qualche giorno di chiusura della sede comunale per una necessaria sanificazione e una eventuale quarantena prima di riaprirla a dipendenti e visitatori.