Dovrebbero esserci navi dedicate e alternative per il trasporto dei migranti ma in realtà, vengono utilizzate quelle che coprono la tratta Lampedusa – Porto Empedocle giornalmente con a bordo viaggiatori e mezzi e il tutto a 30.200,00 € per l’utilizzo delle navi Paolo Veronese, Cossyra, Novelli e Sansovino mentre per la Las Palmas invece, gli euro diventano 38.350,00.
Più importanti invece gli importi per la tratta Lampedusa – Trapani (mai prevista ed eseguita) con 34.550,00 per le 5 navi elencate sopra e 44.850,00 € per la Las Palmas. Cifre ragguardevoli, ovviamente e che evidentemente riescono a garantire la copertura di spese e utili per la compagnia di navigazione.
È stato pubblicato il via libera a una rimodulazione degli accordi tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Sns, (società di navigazione siciliana) e regione, per i collegamenti dal centro di accoglienza di Lampedusa e per la copertura; saranno ora utilizzati fondi del Ministero degli interni.
La convenzione in questione è operativa dal 2016 e disciplina il servizio statale di collegamento tra la Sicilia e le isole minori appaltato a società di navigazione siciliana (joint venture fra Caronte & Tourist che si occupa dei ro-pax e Liberty lines, che gestisce le linee veloci), è stata arricchita di un nuovo atto (accordo).
La modifica non è attuale e risale allo scorso aprile ma solamente da poco, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti lo ha reso pubblico rendendo attuabile e fruibile a tutti, una delibera ministeriale.
In parole povere, si è voluto regolamentare la prestazione, da parte di Caronte & Tourist di una specie di “servizio migranti” che verte al trasporto da e verso la Sicilia, di persone ospitate nell’hotspot di Lampedusa.
L’intervento in questione è stato definito come una sorta di vera e propria integrazione e proroga dei precedenti accordi intercorsi tra il Ministero e la società di navigazione siciliana; accordi definiti tra gli anni 2022 e 2023 e aventi come oggetto: le tratte da Lampedusa per Porto Empedocle e Mazara del Vallo; Che vede coinvolta anche la Regione Siciliana dal momento che su istanza di Caronte, le nuove condizioni (valevoli per tutto il 2024) sono state modulate anche tenendo conto dell’aggiudicazione da parte della compagnia armatoriale del servizio regionale di collegamento con le Pelagie.
Nell’atto aggiuntivo allegato alla convenzione c’è l’elenco dei porti da collegare con l’isola di Lampedusa e sono: (“Porto Empedocle, o in subordine, il porto di Trapani, e/o l’isola di Pantelleria e/o Trapani”), mentre le navi impiegabili sono la Pietro Novelli, la Sansovino, la Cossyra, la Paolo veronese, la Lampedusa e la Las Palmas.
Le possibili variazioni rispetto alle capacità di carico delle navi, la relativa frequenza massima che “per l’intero anno potrà essere trisettimanali ed eccezionalmente aumentabile, d’intesa con il concessionario, in base ovviamente all’andamento dei flussi migratori, attingendo ad unità navali impiegate in altri ambiti” di durata non superiore alle 24 ore per andata e ritorno per ogni singola corsa, oltre, naturalmente ai corrispettivi coperti da fondi del Ministero dell’Interno.
È doveroso rilevare che, malgrado questo accordo, risalente allo scorso mese di aprile il ministero abbia poi cercato invano, durante l’estate di integrare questo servizio che evidentemente non è sufficiente a coprire le esigenze di trasporto di migranti da Lampedusa verso altri porti.
Alla luce di tutto quello che è stato fino a questo momento evidenziato, viene fuori uno spaccato abbastanza chiaro e nonostante ci sia un impegno di spesa notevole da parte dei ministeri delle infrastrutture e degli interni che devono gestire (tramite le prefetture che sono il vero braccio operativo) il trasporto dei migranti, che invece avviene regolarmente con le navi utilizzate giornalmente per coprire la tratta Lampedusa – Porto Empedocle e non con navi alternative e dedicate, esclusivamente, al trasporto dei migranti.