E abbiamo una notizia quasi ufficiale (sembrerebbe che sia certa), che lascerà senza fiato i nostri lettori, soprattutto quelli che vivono in pianta stabile a Lampedusa e che quindi per spostarsi, sono costretti a utilizzare gli aerei della Dat, compagnia aerea lituana/danese che da anni collega le isole di Lampedusa e Pantelleria con gli aeroporti siciliani.

La compagnia Dat voli di Sicilia, che ad Ottobre 2025 dovrebbe finire per contratto il servizio su Lampedusa e Pantelleria, potrebbe ricevere una bellissima (si fa per dire) proroga di un anno, per consentire così alla Regione Siciliana, di potere organizzarsi e preparare un nuovo bando di gara ma questo, nel 2026.
Da quello che siamo riusciti a sapere da esperti del settore, la proroga sembra sia una cosa “normale” dal momento che ancora non sanno bene quali saranno gli importi che possono utilizzare e quindi le somme disponibili che dovranno essere inserite nel bando e il bello in tutto questo è che la Dat, potrebbe addirittura rifiutare la proroga e si correrebbe il rischio di dovere ricorrere (per un anno) a licitazioni private verso compagnie aeree, che hanno aerei sufficienti e idonei, per la copertura della tratta.
In parole povere, non solo niente è cambiato ma in più, quasi certamente, Lampedusa e Pantelleria dovrebbero sottostare alle condizioni nelle quali si trovano, con un contratto che fa acqua da tutte le parti e che di fatto, toglie quasi tutte le responsabilità, alla compagnia aerea.
A nulla stanno servendo quindi le denunce e i gridi di allarme dei cittadini che non trovano posti neanche per andare a fare una visita medica o che non possono trasferire le salme perché gli aerei, non sono idonei al loro trasporto.

Aspettavamo fiduciosi due cose, la prima è un addendum annunciato dall’assessore regionale ai trasporti Alessandro Aricò per il trasporto delle salme, annuncio fatto dallo stesso Aricò a Palermo ai microfoni del giornalista Mauro Seminara (Qds.it); la seconda invece, riguarda quanto affermato dal sindaco delle Pelagie Filippo Mannino che durante una intervista rilasciata ai microfoni di lampedusaindueminuti.it a inizio del 2024 ha detto che ci sarebbero state delle buone novità per la tratta sociale, novità addirittura imminenti, di mesi ne son passati, ma ancora tutto tace.
Il dado è tratto quindi e stando ai fatti e a quello che abbiamo accertato, altro che addendum o novità buone e imminenti per la tratta sociale di continuità territoriale.
Corre l’obbligo ribadire ancora una volta che il problema non è la compagnia aerea (almeno non solo) ma il “contratto” che all’epoca è stato sottoscritto dal ministero, dalla regione, dall’enac e dalla dat; un appalto di oltre 44 milioni di euro per un anno e mezzo, contratto pieno di incongruenze e certamente non in linea con le esigenze delle isole e degli isolani, di quanti vengono a Lampedusa per motivi di lavoro e per coloro i quali tentano di venire sull’isola per motivi turistici.
Un contratto che alla luce di quanto si sta verificando, sarà prorogato in tutte le sue parti, come se fosse legittimo, legale e sufficiente.
Purtroppo, i signori della politica hanno anche tutte le scuse necessarie per non fare la gara nei tempi previsti ma sappiamo bene invece che quando si vuole risolvere uno o più problemi, soprattutto gli stessi politici, sanno bene cosa fare ma evidentemente, è più giusto fare in modo che venga data una proroga, piuttosto che pianificare per tempo e aggiustare un contratto che condiziona in negativo un servizio che definire tratta sociale è un eufemismo.

In definitiva, come sempre, la colpa non è di nessuno e rimangono i problemi che vivono tutti quei cittadini che devono viaggiare e non riescono a trovare un biglietto neanche per andare a fare la chemioterapia; è successo la scorsa estate e in diversi, sono riusciti a partire solo grazie al buon cuore di qualche passeggero che gli ha lasciato il posto.
Quello che fa rabbia e lascia l’amaro in bocca, è sempre la stessa cosa, il dovere prendere coscienza che la tratta sociale di Lampedusa e di Pantelleria è una farsa, una vergogna che è sotto gli occhi di tutti: politici, magistrati, forze dell’ordine e cittadini tutti.
Ecco che si comprende il concetto più volte espresso da qualche anziano dell’isola che recita così: “è tutto inutile, Lampedusa serve solo per i migranti, a noi lampedusani non ci pensa nessuno”.
Come potergli dare torto e viene voglia di recitare il mantra dei giostrai italiani: “avanti, venghino signori venghino”, altro giro altra corsa a bordo degli incredibili aerei dai traballanti carrelli, degli aerei che spesso non partono o devono tornare indietro per guasti tecnici, degli aerei che rimangono in pista per settimane fermi.