Non è stato semplice, ma siamo riusciti a parlare con l’amministratore della società che a Lampedusa eroga l’energia elettrica: la Selis. All’amministratore abbiamo chiesto diverse cose alle quali, con molta precisione, ci ha risposto ma, inoltre, ci ha dato anche una serie di indicazioni molto importanti, che riguardano il futuro (soprattutto quello energetico) delle nostre isole ma per l’energia alternativa, ne parleremo in seguito.
La questione per la quale abbiamo chiesto lumi all’amministratore della Selis, Andrea Butera riguarda l’isola di Linosa dove il carburante ha raggiunto un prezzo molto elevato 2,95€ al litro e una delle motivazioni che gli abitanti di Linosa hanno addotto e per come sarebbe stato afferito loro dal proprietario del distributore di carburanti Nautilus, la Selis non vorrebbe acquistare il carburante necessario alla centrale elettrica di Linosa. Secondo la Nautilus, a quanto riferiscono i cittadini che hanno avuto risposte dalla Nautilus, se la Selis acquistasse il carburante per la centrale elettrica le spese di trasporto sarebbero minori e il costo alla pompa diminuirebbe.
Noi, abbiamo cercato di contattare la ditta Nautilus di Cusumano, proprietaria del distributore di Linosa senza però riuscirci ma, abbiamo parlato con l’amministratore della Selis, Andrea Butera.
“Noi siamo un’azienda che lavora in concessione da parte del ministero che oggi si chiama del Made in Italy – ci ha spiegato l’amministratore Andrea Butera – e abbiamo un sistema per cui agevoliamo e diamo la possibilità sostanzialmente ai cittadini di Linosa ma anche di Lampedusa e di altre isole minori, di pagare l’energia come nelle altre città italiane e questo comporta, che noi sostanzialmente abbiamo delle integrazioni sulle tariffe; bisogna considerare che le tariffe coprono circa un 30-40% dei costi quindi abbiamo delle integrazioni delle tariffe che ci vengono date dalla carta dei servizi ambientali, che è il braccio operativo della autorità dell’energia elettrica.
Quindi, noi siamo destinatari di risorse pubbliche che addirittura adesso derivano dal Mef quindi derivano dalla fiscalità. Questa è una premessa importante – ha continuato l’ammistratore della Selis – perché questo significa che noi per accedere a queste risorse, dobbiamo applicare una serie di regole che ci vengono date da questa carta dei servizi ambientali e tra queste regole, vi sono quelle dell’acquisto del gasolio combustibile e prevedono che noi compriamo sulla base delle offerte che vengono fatte quotidianamente da più fornitori e sulla base del prezzo più conveniente, acquistiamo il prodotto.
Oppure, acquistiamo sulla base di un contratto che viene stipulato e quindi sottoscritto, solamente dopo avere ricevuto una offerta alternativa e più vantaggiose. A Pantelleria, la ditta Nautilus fece esattamente lo stesso discorso perché come per Linosa, Nautilus era uno dei nostri fornitori ma a un certo punto, ci fece delle proposte di acquisto carburanti più elevate di altri fornitori e noi, ovviamente, non potevamo acquistare a un prezzo più elevato. Per meglio chiarire la situazione di Linosa, prima giornalmente e ora diciamo settimanalmente chiediamo regolarmente la quotazione del prodotto alla ditta Nautilus senza però ricevere mai risposta e per le ragioni che ho enunciato in esordio, non posso disporre acquisti se non in condizioni di convenienza. Si capisce bene che davanti a un silenzio, non possiamo che scegliere quelle aziende che ci rispondono e ci offrono il carburante che serve alla nostra centrale a un prezzo più basso”. Ha concluso l’amministratore della Selis di Lampedusa.
Chiarito finalmente l’arcano, noi rimaniamo a disposizione di chiunque voglia dare informazioni ulteriori invitando anche la ditta Nautilus, a volere fare luce sulle sue scelte commerciali. Chiaramente essendo in regime di libero mercato, nessuno può imporre a nessuna società, di abbassare i prezzi del carburante a Linosa. Purtroppo, c’è da fare anche una considerazione che per noi è quasi obbligatoria e cioè, questi problemi possono esistere solo quando si commercia in regime di monopolio e a Linosa, “purtroppo” hanno un solo distributore di proprietà della ditta Nautilus, dei fratelli Cusumano.
Il Prefetto di Agrigento, Filippo Romano alcune settimane addietro è stato a Linosa e anche a lui, era stata raccontata la stessa filastrocca (della ditta Selis che non vorrebbe acquistare da Nautilus) dagli abitanti, ce lo aveva confermato il Prefetto in una intervista anche a noi di Lampedusa in 2 minuti. E sempre il prefetto Romano nell’intervista ci ha espresso la sua volontà di volere fare luce sulla questione che porta gli abitanti di Linosa a dovere pagare quasi 3 euro a litro il carburante.
Intanto ai cittadini non rimane che pagare il carburante al prezzo più alto d’Europa, forse del mondo, visto che dai dati raccolti, dopo Linosa, ci sarebbe Hong Kong con 2,88 dollari al litro.