Appalto pilotato per la gestione delle fogne. Ex sindaco Martello e tre dirigenti più una imprenditrice, chiedono di potere parlare in aula.

Si è svolta questa mattina la prima udienza preliminare che vede coinvolti ben 21 imputati, l’ex sindaco Totò Martello, dirigenti comunali e imprenditori. La posizione dell’imprenditore agrigentino Massimo Campione invece, sembra che sarà trattata e gestita separatamente.

Sono queste le prime decisioni che sono state prese nel corso della udienza preliminare svoltasi questa mattina al Foro di Agrigento. I nomi delle persone per le quali la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio sono: Salvatore detto Totò Martello; Manlio Maraventano; Giuseppe Di Malta; Salvatore Prestipino; Andrea Policardo; Giovanni Martello; Antonio detto Tonino Martello; Rosa Martello; Claudia Castrone; Annalisa Lombardo; Massimo Campione; Domenico Cucina; Stefano Cucina; Rosario Cucina; Giovanna Taormina; Gianluca Cucina; Nicola Cucina; Umberto Cucina; Pietrino Cucina; Salvatore Cucina e Rosa Cucina.


La Procura della Repubblica di Agrigento aveva chiesto il rinvio a giudizio dell’ex sindaco Martello più tutti gli altri, sostenendo che in associazione a delinquere, erano stati perpetrati diversi delitti contro la pubblica amministrazione quali: peculato, concussione e altro.
Per la Procura agrigentina l’ex sindaco Martello avrebbe fatto pressioni per alcuni appalti per favorire parenti e amici. Totò Martello ex sindaco e a seguire, Salvatore Prestipino ex vice sindaco e assessore, il geometra Giuseppe Di Malta, l’architetto Manlio Maraventano e l’imprenditrice Giovanna Taormina, hanno chiesto di potere essere auditi dai giudici nella prossima udienza.

Il prossimo 17 aprile quindi, queste persone evidentemente proveranno a dare le loro versioni ai giudici. Gli avvocati che stanno seguendo l’ex sindaco Martello e gli altri sono Emanuele Dalli Cardillo; Nicola Grillo; Gaetano Caponnetto; Maria Caponnetto; Alessandro Patti; Massimo Perrotta; Calogero Meli; Gaetano Gucciardo; Emanuele Dalli Cardillo e Samantha Borsellino.

L’imprenditore Massimo Campione, è difeso dall’avvocato Lillo Fiorello. La delicata inchiesta riguarda il periodo che va dal 2019 al 2021, per l’appalto dei lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria della rete fognaria di Lampedusa. La gara era stata vinta da una ditta messinese ma a quanto sembra, secondo la procura, “attraverso condotte di costrizione, plurimi affidamenti illegittimi e relativa approvazione di somme di denaro pubblico”, avrebbero costretto la ditta vincitrice della gara, a sub appaltare i lavori a ditte di parenti e amici.

Tutto nasce quindi da una denuncia sporta dall’imprenditore messinese, vincitore della gara di appalto, imprenditore che si è anche costituito parte civile, nell’instaurando processo. Nette e chiare le contestazioni mosse contro l’ex sindaco Martello dal momento che tra le ditte che hanno svolto i lavori in sub appalto, ci sono quelle del fratello di Martello, del nipote e della moglie del nipote.

Secondo la Procura, Martello pur versando in una ipotesi di conflitto di interessi, affidava direttamente tramite delle determine dirigenziali, i lavori di manutenzione delle fognature, direttamente ai suoi familiari. Sempre secondo gli inquirenti, ci sarebbe la configurazione del peculato dal momento che si sarebbero appropriati di fondi destinati alla impresa aggiudicataria, “procedendo regolarmente al pagamento dei lavori indebitamente sub appaltati, alle imprese locali”.

Non rimane quindi che attendere il prossimo 17 aprile, seguendo attentamente le evoluzioni di un processo interessante e soprattutto delicato e che vede implicate persone tutte molto conosciute sull’isola.